Ad aprile 2020, alle 20 della maggior parte dei giorni della settimana, Fanny Ho, seduta alla scrivania nella camera degli ospiti, passava dal laptop alla macchina da cucire e al prototipo del bra per l'allattamento che stava cucendo e testando su sé stessa. Il mondo era piombato in una paralisi ansiogena, ma insieme alle sue colleghe del team Nike lei procedeva spedita verso la soluzione di un problema urgente: dare alle madri un sistema di sostegno insuperabile. L'obiettivo era, in particolare, creare un bra che permettesse a ogni mamma qualsiasi movimento, ma fosse anche compatibile con un tiralatte indossabile, il tutto senza compromettere né prestazioni né comfort.
"Quando affronti un'esperienza come il Covid, ti viene naturale dedicarti a ciò che ritieni possa offrire i massimi benefici", afferma Ho, Senior Manager del reparto Design Innovation. Come tante altre persone, durante la pandemia Ho si alternava con il marito nei doveri genitoriali: lavorava un paio d'ore, poi faceva la mamma, quindi riprendeva a lavorare e poi era di nuovo online dopo cena e quando era ora di andare a letto. "Dividendo in questo modo la mia giornata, mi sono trovata a chiedermi quale fosse il progetto di cui avrei potuto occuparmi per aiutare chi si trovava in una situazione simile alla mia".
Per esperienza personale, Ho sapeva che il mercato aveva poco da offrire alle mamme sportive in cerca di un bra che permettesse sia di allattare che di tirare il latte. Per giunta, se la maternità impone, il più delle volte, un calo significativo nell'attività sportiva, tirare il latte può creare un problema enorme perché richiede spesso alle madri di restare sedute per diverse ore al giorno. Nonostante il settore dei prodotti per la maternità fosse saturo di bra per l'allattamento, Ho e il team Nike hanno riscontrato l'inadeguatezza dei pochi bra di questo tipo e ad alte prestazioni disponibili sul mercato. O erano troppo elastici, e non offrivano sostegno, oppure troppo strutturati e non compatibili con il volume di un tiralatte automatico o con le fluttuazioni orarie del seno di una madre che allatta. "Abbiamo parlato con innumerevoli donne che ci hanno detto di dover sempre fare un compromesso tra comfort e sostegno, e che nessun prodotto disponibile era in grado di offrire entrambi", osserva.
Di fronte a una lacuna e a un'esigenza così evidenti, Ho ha fatto ciò che avrebbe fatto ogni donna, mamma e dipendente Nike appassionata del suo ruolo: cercare una soluzione al più presto.