Cresciuta nella parte meridionale del Kenya, Mary Ngugi conserva tra i suoi primi ricordi il viaggio che sua madre doveva compiere ogni giorno per andare a prendere l'acqua al fiume e portarla alla sua comunità Kikuyu, situata fuori Nairobi. La campionessa di mezza maratona ricorda quanto questo limitasse inesorabilmente la vita di sua madre, dedicata principalmente ai doveri domestici. Crescendo, Ngugi aveva paura che l'età adulta sarebbe stata anche per lei condizionata dai ruoli sociali di moglie e madre. Così, a 17 anni, quando il suo coach di running le chiese se voleva entrare a far parte del team locale, lei rispose immediatamente di sì.
Mary divenne rapidamente una delle fondiste più promettenti del Kenya, vincendo i campionati nazionali africani junior nel 2007 sulla distanza dei 5000 metri. Eppure, nel pieno del suo successo, ebbe modo di rendersi conto di quanto fossero ancora limitate le opportunità offerte alle runner, una realtà che deriva da esperienze di training camp e club di atletica dominate dagli uomini.
"Quello che può sembrare un buon percorso per le runner più promettenti, può invece rivelarsi un'esperienza traumatizzante, soprattutto per le ragazze più giovani", afferma Mary. "Vengono manipolate in modo tale che finiscono per accettare compromessi su cose importanti, come l'istruzione, la casa o la maternità, in nome della loro carriera sportiva".
Per tutta risposta, Mary ha pensato di creare il Nala Track Club, un'organizzazione tutta al femminile fondata nel 2022 e con sede a Nyahururu City. L'obiettivo di Mary era contribuire a offrire alle giovani keniote un'opportunità di successo nel running semiprofessionistico, attraverso un'esperienza di training camp in cui fossero garantiti sicurezza e sostegno.