• In evidenza

Scopri il Dream Team dietro al tentativo Breaking4 di Faith Kipyegon

  • 12/06/2025

Testo: Rachel Cavanaugh
Immagini:
Zach Doleac

Un incredibile team di innovatori, scienziati, designer e sognatori Nike ha lavorato instancabilmentedietro le quinte, dando il massimo per rendere possibile l'impossibile con il progetto Breaking4: l'audace tentativo di Faith Kipyegon di correre un miglio in meno di 4 minuti. Hanno inseguito nuove idee. Hanno affrontato mille dubbi. Si sono fidati del loro istinto e del team.

Ci siamo incontrati con i responsabili di diversi dipartimenti Nike, come Footwear, Apparel, Innovation e Sports Marketing per avere un punto di vista esclusivo sulla passione, le scoperte e la determinazione che alimentano una delle sfide più ambiziose nella storia dello sport.

"Se riuscirà a tagliare il traguardo in meno di 4 minuti, non avrà solo stabilito un nuovo record mondiale, ma avrà ridefinito ciò che le donne possono fare nello sport."

Carrie Dimoff, Footwear Lead

CARRIE DIMOFF
Senior Manager, Program Management, Innovation Footwear
Breaking4: Footwear Lead

Ex maratoneta statunitense dei Trials olimpici, Carrie Dimoff sa bene cosa significa competere ai massimi livelli. Attualmente Dimoff è responsabile del dipartimento Footwear Innovation per gli atleti e le atlete Nike più veloci e, forte della sua esperienza e della sua doppia prospettiva, supervisiona il design e lo sviluppo delle scarpe chiodate che Kipyegon indosserà il giorno della gara. Dimoff ha contribuito a definire la visione delle scarpe chiodate ideali per Kipyegon, dal concept alla realizzazione, promuovendo idee ambiziose, adattandosi a tempistiche serrate e basando ogni decisione su un unico obiettivo: rendere Faith più veloce.

Dopo che Faith ha battuto il record del mondo a Monaco, abbiamo iniziato a percepire un'energia incredibile e abbiamo avuto la sensazione che era l'inizio di qualcosa di più grande. Non dimenticherò mai l'atmosfera che si respirava allo stadio. Un'atmosfera elettrizzante. Il pubblico era stupito e cominciava già a chiedersi se quel record fosse stato solo l'inizio, uno spartiacque dopo il quale le donne sarebbero riuscite a correre un miglio in meno di 4 minuti.

Quando ho saputo che Faith ci avrebbe provato e che noi l'avremmo sostenuta, ho pensato: "Sì, facciamolo". Faith è una fonte d'ispirazione per la comunità globale delle donne non solo per la sua velocità, ma per la sua attitudine. Si è visto anche a Monaco. Tutte le altre atlete la cercavano. È una di quelle persone che tutti ammirano e vogliono sostenere.

Ho percepito che questo progetto era diverso fin dall'inizio. C'è stata una collaborazione assoluta e genuina tra i dipartimenti Nike di Footwear, Apparel, Science e Pacing. 

Al momento di sviluppare le sue scarpe, continuavamo a chiederci: "Sono meglio di quelle che ha già? Sono più veloci? Possono trasmetterle una maggiore sicurezza di sé?" Se la risposta era negativa, scartavamo il progetto. 

L'ambizione di Faith rende più ambiziosi anche noi. Vuole spingersi oltre i limiti delle prestazioni umane e, nel farlo, ci mette nella condizione di dovere superare i nostri limiti.

Se riuscirà a tagliare il traguardo in meno di 4 minuti, non avrà solo stabilito un nuovo record mondiale, ma avrà ridefinito ciò che le donne possono fare nello sport.

"Mi sono fermato a pensare di chi stavamo parlando: Faith Kipyegon. E all'improvviso, è cambiato tutto. Era il momento giusto, l'atleta giusta. Quindi, era facile farsi prendere dall'emozione."

Brett Kirby, Performance Integration Lead

BRETT KIRBY
Principal, Scientist-Applied Performance Innovation
Breaking4: Performance Integration Lead

Brett Kirby ha passato la sua carriera a trasformare obiettivi ambiziosi in piani concreti. Poiché è stato responsabile di Breaking2, il progetto sostenuto da Nike che ha aiutato Eliud Kipchoge a correre una maratona in meno di 2 ore, per lui le grandi sfide non sono una novità. Per Breaking4, Kirby si è occupato della parte scientifica e dei sistemi che sono alla base dell'intera impresa, collegando dati, test e progettazione per aiutare Kipyegon a ottenere tutti i vantaggi possibili, e fare la storia.

All'inizio, quando ho saputo che Faith voleva provare a correre un miglio in meno di 4 minuti, onestamente, ero incredulo. Ho pensato: "Cosa? Secondo me è impossibile". Mi sembrava un obiettivo lontanissimo da ciò che credevamo possibile. Poi, però, mi sono fermato un attimo e ho realizzato che stavamo parlando di Faith Kipyegon. E all'improvviso, è cambiato tutto. Era il momento giusto, l'atleta giusta. L'entusiasmo è venuto naturale.

Da quel momento in poi, è diventata una questione di impegno. Una cosa che ho imparato con l'esperienza, soprattutto da progetti come Breaking2, è che quando ti impegni in qualcosa di grande, la creatività comincia a fluire. Quando decidi di andare fino in fondo, inizi ad agire in modo diverso. Ti vengono in mente nuove idee, ti impegni al massimo a collaborare e fai di tutto per rendere possibile l'impossibile.

Per questo progetto non c'è mai stato un percorso definito, ed è proprio questo che lo ha reso grandioso. Tutti gli sforzi sono stati ricompensati perché non c'era un copione prestabilito. Adoro i progetti pieni di incognite, quelli che lasciano spazio a nuove scoperte. Ogni giorno, dovevamo trovare un equilibrio tra ciò che potevamo imparare e i risultati che dovevamo ottenere. Dovevamo trovare un compromesso tra esplorazione ed esecuzione.

La motivazione di Faith ci ha dato la carica. Vedere con quanta serietà affrontava la grandezza di questo obiettivo, ci ha motivato a dare il meglio. Mi sono ritrovato a voler fare di più, a pensare fuori dagli schemi e a pormi obiettivi più ambiziosi. È diventato uno sforzo collettivo per essere all'altezza delle ambizioni di Faith.

Quando la immagino scendere su quella pista a Parigi, spero solo che si senta leggera e a suo agio. Spero che riesca a vivere pienamente quel momento e che il suo corpo e la sua mente siano in perfetta armonia.

Se riuscirà a infrangere la barriera dei 4 minuti, non sarà un risultato solo per lei. Sarà un risultato per tutte le persone che sognano in grande e che hanno creduto che fosse possibile.

"Ogni miglioramento che ha ispirato si rifletterà in progetti futuri, non solo per lei ma per ogni donna che si allena, compete e sogna."

Janett Nichol, Nike FlyWeb Lead

JANETT NICHOL
Vice President of Innovation
Breaking4: Nike FlyWeb Lead

Quando Janett Nichol è stata contattata per Breaking4, ha visto una grande opportunità per contribuire a rendere possibile un momento storico attraverso il design e l'innovazione. Responsabile esperta di Nike Innovation e forte della sua esperienza nel supportare obiettivi ambiziosi, come la maratona di Eliud Kipchoge in meno di 2 ore, Nichol sapeva che non esiste un manuale di istruzioni per le grandi sfide. Ma sapeva anche molto bene come crearlo da zero. Il suo team si è tuffato a capofitto nella creazione di un sistema personalizzato per il giorno della gara di Kipyegon. Il team ha ideato una soluzione completa e curata nei minimi dettagli, che include un bra realizzato con la più recente innovazione dei materiali Nike.

Dovevamo realizzare qualcosa che potesse fare la differenza, e ogni secondo contava. Sapevo che avremmo dovuto muoverci a una velocità che fosse all'altezza di quella di Faith. Così ci siamo chiesti cosa avevamo nel nostro arsenale che potesse aiutarla, e come poterlo migliorare e renderlo più veloce.

Una di queste innovazioni era Nike FlyWeb. Lo stavamo sviluppando, ma questa era la prima volta che sarebbe stato testato sulla scena mondiale e utilizzato per creare un bra unico. Faith ci ha offerto un'opportunità più unica che rara: non solo indosserà il bra, ma ha partecipato alla sua realizzazione. Il suo feedback è stato fondamentale per il progetto. Abbiamo curato ogni minimo dettaglio, dall'assorbimento del sudore alla traspirabilità ingegnerizzata, dalla leggerezza al sostegno. Il bra doveva essere come una seconda pelle e soddisfare ogni esigenza di un'atleta d'élite.

Ogni miglioramento che ha ispirato si rifletterà in progetti futuri, non solo per lei ma per ogni donna che si allena, compete e sogna. È il potere di un materiale rivoluzionario.

Faith si fida di noi e prendiamo questa responsabilità molto sul serio. Il debutto di Nike FlyWeb significava molto di più che rendere un bra più funzionale. Doveva anche essere bello e suscitare emozioni. Una rappresentazione visiva di forza e grazia. 

Parigi sarà il momento di Faith. Non potremo tagliare il traguardo con lei. Ma sentiremo ogni singolo passo, sapendo che il nostro team ha dato il massimo per aiutarla ad arrivare fino lì. È stato un grande onore.

"Questo non è solo un progetto. È un'eredità. Fa parte di un movimento più ampio che vuole far sapere cosa sono in grado di fare le donne e cambiare ciò che è possibile nello sport."

Amy Jones Vaterlaus, Innovation Lead

AMY JONES VATERLAUS
VP, Women’s Research, Nike Sport Research Lab
Breaking4: Innovation Lead

Forte di una formazione in robotica applicata e venti anni di esperienza nella promozione dell'innovazione all'incrocio tra scienza e sport, Amy Jones Vaterlaus dà il meglio di sé nelle sfide in cui la posta in gioco è alta e per cui non è prevista una road map. Per Breaking4, ha svolto un ruolo centrale di unificazione, allineando i team dei dipartimenti di Apparel, Footwear e Performance Science man mano che le priorità cambiavano ed emergevano nuovi dettagli. Che si tratti di adattare le strategie o di ripensare ciò che si dà per scontato, Vaterlaus ha aiutato il team ad affrontare il progetto con la massima agilità, con l'obiettivo di realizzare un sistema coeso progettato per dare a Kipyegon tutti i vantaggi possibili.

Alcuni progetti ampliano le tue vedute. Altri li porti con te per molto tempo dopo che sono finiti. Dal momento in cui mi sono unita a questo progetto, sapevo che sarebbero state entrambe le cose.

Il sogno di Faith non riguarda solo una gara o un obiettivo. Si tratta di spingersi oltre i limiti del possibile, per sé stessa, per le donne nello sport, per chiunque insegua qualcosa di più grande. Questo è il tipo di energia che ti cattura completamente.

Quando ho sentito parlare per la prima volta di Breaking4, non ho esitato un secondo. La mia reazione immediata è stata: "Noi ci stiamo. Cosa dobbiamo fare?" Ho capito fin da subito quanto sarebbe stato significativo, oltre che impegnativo. Ma sapevo anche che questo era esattamente il tipo di sfida ambiziosa all'innovazione che Nike sa e può affrontare. E questo è quello che personalmente amo fare.

Il mio ruolo era quello di guidare e riunire tutte queste menti brillanti e specializzate dei dipartimenti Footwear, Apparel, Performance Science e molto altro ancora. Non solo per organizzare il loro lavoro, ma per far sì che la somma fosse maggiore delle parti, che il team fosse flessibile e agile. Oltre ad assicurarmi che ci fosse trasparenza su ciò che funzionava e ciò che non funzionava e che il team fosse disposto a cambiare rotta quando necessario.

E abbiamo dovuto cambiare rotta molte volte. All'inizio, il dipartimento Pacing era il motore principale, ma poi il Apparel ha assunto un ruolo ancora più grande. Un livello di cambiamento tale mi ha messo alla prova come leader. Ho dovuto imparare a fare una pausa, rivalutare la situazione e talvolta cambiare direzione, anche quando dentro di me volevo solo andare avanti.

Il coraggio di Faith mi ha spinto a pensare anche ai miei propri limiti. Mi sono chiesta se stavo facendo valere le mie opinioni sufficientemente. Se stavo andando oltre questo momento unico. Questo non è solo un progetto. È un'eredità. Fa parte di un movimento più ampio che vuole far sapere cosa sono in grado di fare le donne e cambiare ciò che è possibile nello sport.

Quando Faith scenderà in pista, spero che senta tutto l'orgoglio, la passione, tutta la forza di una comunità globale che la sostiene. E so che sarò lì da qualche parte, probabilmente piangendo, sentendomi onorata di aver fatto parte di tutto questo.

"Questo è uno di quei progetti ambiziosi e incerti che ti emozionano, perché sai che significherà qualcosa di molto più dello sport."

Simon Bairu, Sports Marketing Partner di Kipyegon

Come rappresentante Nike Sports Marketing di lunga data e amico intimo di Kipyegon, Simon Bairu ha assistito dalla prima fila a quasi tutte le pietre miliari della carriera professionale di Kipyegon. Ex mezzofondista professionista, Bairu sa esattamente quanto sia rara un'atleta come Kipyegon, e ha visto in prima persona l'impatto enorme che può avere la sua presenza. Dal sostenerla ogni giorno fino ad appoggiare le sue più grandi ambizioni, il suo ruolo è una combinazione di logistica, sostegno e cuore.

Quando Faith ha deciso per la prima volta di provare a correre un miglio in meno di 4 minuti, non ero sorpreso.  Lei è fatta così. Non va in punta di piedi verso la grandezza, le corre incontro. Ci aveva già detto che questo sarebbe stato l'ultimo anno in cui si sarebbe concentrata sui 1500, e che voleva lasciare un segno. Non solo per sé stessa, ma per ogni donna che insegue qualcosa di grande che non è mai stato realizzato prima.

Questo è uno di quei progetti ambiziosi e incerti che ti emozionano, perché sai che significherà qualcosa di molto più dello sport. Nel momento in cui ha detto che voleva provarci, tutti in Nike si sono riuniti e si sono chiesti: "Come possiamo aiutarla a raggiungere l'obiettivo?" È quello che sappiamo fare meglio.

Ho visto quanto lavora sodo, quanto sacrifica e quanto le sta a cuore tutto questo. Per me è una fonte d'ispirazione, che mi spinge a voler essere migliore. Il mio lavoro consiste nello starle accanto e sostenerla nel raggiungimento degli obiettivi che si pone. Questo è il mio ruolo. Sostenerla nei grandi momenti, certo, ma anche in tutti i piccoli momenti che nessuno vede.

Faith è nata per la competizione, ma ha anche un lato arguto e spiritoso che non tutti riescono a vedere.  Quando abbassa la guardia, la sua tranquillità e la sua allegria vengono fuori. Mi sento fortunato ad essere una delle persone con cui condivide tutto questo.

A Parigi, Faith avrà i migliori prodotti, e sarà appoggiata dalla scienza, ma io penserò solo a quanto sono fiero di lei. L'ho vista correre per la prima volta a Rio, quando ha vinto l'oro, e ora è qui, una campionessa, una madre, una leader e un'ambasciatrice che sta ridefinendo ciò di cui le donne sono capaci. Quel momento sarà tutto suo, non importa cosa dirà il cronometro.

Se riuscirà a infrangere la barriera dei 4 minuti, non si limiterà a stabilire un nuovo record. Cambierà la percezione di ciò che è possibile per tutte le ragazze e le donne che la staranno guardando. Credo che ce la farà! Anzi, ne sono sicura.

"Non importa se Faith riuscirà a correre un miglio in meno di 4 minuti o no, il solo fatto che lei ci voglia provare dimostra quanto sia coraggiosa. Questo è ciò che sta mostrando al mondo intero ed è ciò che volevamo sostenere."

Lisa Gibson, Apparel Lead

LISA GIBSON
Senior Product Manager, Innovation
Breaking4: Apparel Lead

Ex pallanuotista olimpica per la Gran Bretagna, Lisa Gibson sa cosa richiede la competizione d'élite, sia a livello fisico che mentale. Ora responsabile del dipartimento Apparel Innovation di Nike, ha messo la sua mentalità atletica a servizio del progetto Breaking4, guidando la realizzazione della tuta da corsa di Kipyegon. Dalla prototipazione iniziale al design finale, Gibson si è concentrata su prestazioni, comfort e libertà di movimento, generando un vincolo di fiducia tra atlete.

Quando ho sentito parlare per la prima volta di Breaking4, la mia reazione è stata di stupore e ispirazione. Che impresa incredibile, un'opportunità di cambiare davvero lo sport femminile. Non importa se Faith riuscirà a correre un miglio in meno di 4 minuti o no, il solo fatto che lei ci voglia provare dimostra quanto sia coraggiosa. Sogna in grande. Non lasciare che la paura ti freni. Questo è ciò che sta mostrando al mondo intero ed è ciò che volevamo sostenere.

Il mio ruolo non era quello di essere l’esperta di materiali o design. Si trattava piuttosto di assicurarmi che il team si muovesse all'unisono e con una visione comune: sostenere Faith in ogni modo possibile. Fin dal primo giorno, abbiamo chiesto la sua opinione. Non si tratta solo di creare innovazione per le prestazioni. Si tratta di ascoltare. Volevamo assicurarci che Faith sapesse che la stavano ascoltando e che stavamo lavorando per lei.

Abbiamo curato ogni dettaglio. Abbiamo provato e convalidato ogni grafica, la scelta di ogni materiale e ogni cucitura. Se le sembrava che qualcosa potesse anche solo leggermente limitare i suoi movimenti, come uno scollo alto, la scartavamo immediatamente. Dovevamo creare qualcosa che si muovesse in completa sinergia con il suo corpo. La libertà di movimento è diventata il nostro obiettivo principale. Prima veniva la praticità, poi la forma, e il comfort di Faith era la priorità assoluta.

Ogni giorno abbiamo messo in discussione quello che davamo per scontato. Ci siamo costantemente posti delle domande: ci siamo chiesti se l'abbigliamento, e non le scarpe, avrebbe potuto fare la differenza. E fino a che punto avremmo potuto spingere l'aerodinamica senza sacrificare le sensazioni che Faith prova quando corre. Quando riunisci così tante menti brillanti, come scienziati, designer, ingegneri, e tutti lavorano per lo stesso scopo, è lì che avviene la vera magia.

Voglio che Faith si senta inarrestabile, potente, sicura di sé, all'altezza. Spero che senta quanta passione, energia e determinazione ci abbiamo messo. Ha già cambiato lo sport per sempre. Ora è il momento di mostrarlo a tutto il mondo.

  • Storie
  • Impatto
  • Azienda
  • Sala stampa
      • © 2025 NIKE, Inc. Tutti i diritti riservati