• L'innovazione al servizio di ogni atleta

"Volevamo creare qualcosa di sorprendente"

  • 21/03/2024
Nike Product Director Reggie Hunter holding up with his right hand the Nike Air Max Dn

Per oltre trent'anni, Air Max è stata un'icona Nike, contraddistinta da innovazioni e modelli unici e dalla leggendaria sensazione di camminare sull'aria. È una linea che resiste alla prova del tempo e continua a ispirare modelli con un autentico DNA Nike, dedicati a ogni atleta e proiettati nel futuro del brand. Ma come si può rinnovare un'icona? Per scombinare lo status quo e reinventare il futuro di Air Max, abbiamo sviluppato una nuova, rivoluzionaria configurazione di Air, abbinandola a un design coraggioso ed elegante: Nike Air Max Dn. Reggie Hunter, Product Director di Nike, ci racconta più nel dettaglio come è nata la scarpa e quanto impegno è stato necessario per realizzarla.

Era il 2021 ed ero seduto nel parcheggio di un'enorme zona fieristica, nello stato di Washington. Avevo appena fatto la mia prima dose di vaccino anti-Covid, il braccio mi bruciava ancora, quando ho ricevuto una telefonata.

Era una persona del mio team, con cui lavoravo a stretto contatto in Nike, che voleva parlarmi di un'innovazione per Nike Air Max e dell'opportunità di far cambiare rotta a tutta la linea. I 15 minuti che sarei dovuto rimanere lì dopo la vaccinazione diventarono 30, poi 40, tanto la conversazione era entusiasmante.

Avevamo improvvisamente ricevuto il via libera dai leader senior del settore innovazione di Nike per dare una nuova direzione a Air Max, e avevano grandi aspettative. Le direttive erano essenzialmente queste: "Dovrà essere una svolta. Avrete a disposizione il team migliore che abbiamo. Starà a voi trovare il modo per farlo e, oh sì, avrete un anno di tempo per concludere il progetto, non due o tre, e lavorerete da casa, finché il Covid lo impone".

Eppure, nonostante questo, ero ancora più entusiasta. Ogni volta che tutta la leadership Nike è allineata su qualcosa e disposta a investire risorse, è sempre un momento emozionante. E noi eravamo pronti. Avevamo individuato tantissime nuove opportunità per Air Max. La sfida più grande che avevamo davanti era: come facciamo a realizzare davvero i nostri progetti? In che modo possiamo davvero cambiare rotta?

"Avevamo improvvisamente ricevuto il via libera dai leader senior del settore innovazione di Nike per dare una nuova direzione a Air Max, e avevano grandi aspettative."

Riportare Max alle sue radici

Se torniamo alla fine degli anni Ottanta, quando la storia di Air Max ha avuto inizio, la tecnologia consisteva in un'unità Air-Sole più piccola a vista, incapsulata nella schiuma. Progettando la sua "finestra" su questo componente funzionale, Nike aveva creato un nuovo oggetto del desiderio.

Un desiderio che si sarebbe rivelato infinito. All'inizio degli anni Duemila, la domanda di Air Max era alle stelle. Nike era sinonimo di innovazione e novità, ed era anche la prima volta che i modelli rétro venivano riproposti con una certa costanza e sistematicità. Il pubblico non si saziava mai di nuove Air Max. La tendenza era quella di aumentare sempre più il volume delle unità Air-Sole al punto che, attorno al 2020, qualcuno ha iniziato a lamentarsi del fatto che le nostre scarpe apparivano ingombranti, pesanti, non esattamente in linea con lo spirito originale di Air. La "bolla" di un certo immaginario stava per scoppiare. Sapevamo di dover resettare il modello in modo ben preciso e creare una nuova forma di innovazione che potesse diventare un punto di riferimento per una nuova generazione.

Right side view of the Nike Air Max Dn in the all night colorway

L'aria pressurizzata fluisce liberamente tra le quattro cavità tubolari di Air Max Dn, consentendole di reagire a ogni appoggio e offrire una transizione fluida.

Per noi, questo significava tornare alle radici di Air. Ciò che rendeva Air Max così speciale, secondo me, era il fatto che era stata progettata per il running di un certo livello, quindi era reattiva e abbastanza vicina al suolo. Aveva un aspetto scattante, affusolato, elegante. Volevamo rilanciare questo look ed è così che è nata Nike Air Max Dn.

In Air Max Dn, si nota immediatamente la struttura tubolare dell'unità Air, e questo è di per sé un revival: apparsa per la prima volta nelle scarpe Max lanciate nei primi anni Duemila, ha riscosso un notevole successo grazie alla grande popolarità di Air Max 95 e 97. Una generazione più giovane di sneakerhead esperti, che conosce perfettamente la storia delle proprie Nike, ha iniziato a riscoprire i vecchi modelli tubolari. E questo era il presupposto perfetto, perché volevamo progettare una scarpa per la nuova generazione, creare una versione di Air Max tutta per lei.

Left view of the Nike Air Max 2002 model in white.

Questa Nike Air Max ha fatto il suo ingresso sul mercato nel 2002 introducendo l'unità Max Air tubolare, ma la suola in gomma trasparente era meno flessibile, soprattutto a causa dell'unità Air-Sole bloccata nella schiuma.

Partimmo con un sistema completamente nuovo di Air. Air Max Dn è la nostra prima scarpa con unità Nike Air a due camere e quattro tubi. Le due camere sono dotate ciascuna di due tubi, e i tubi posteriori sono regolati su una pressione superiore rispetto alla parte anteriore, per poter dare una spinta propulsiva dall'impatto del tallone allo stacco. Questa è l'"azione dinamica" di Dn: l'unità Air è in grado di interagire con il piede che esercita pressione e di accompagnarlo in modo fluido nella sua transizione. È il corpo, con il suo peso, che induce l'unità a reagire.

Sapevamo che avremmo dovuto essere altrettanto coraggiosi, rivoluzionari e innovativi in tutto il resto della scarpa, e fare in modo che ogni componente integrasse e riflettesse l'azione dinamica dell'unità Air. Credo che ci siamo riusciti grazie al materiale della tomaia: uno strato tattile e testurizzato dall'aspetto scattante ed elegante, piacevole al tatto. Ha un aspetto sorprendente, esattamente ciò a cui volevamo tornare: creare un nuovo linguaggio e una nuova estetica della scarpa che si allontanassero da quelle inflazionate assumendo forme innovative, di nuovo in grado di suscitare scalpore. Perché credo che la cosa peggiore che possa capitare a un modello sia che nessuno ne parli.

Ritrovare l'atmosfera

Ho sempre amato le sneakers. Ricordo che i miei genitori destinavano una cifra fissa per le scarpe, che non includeva necessariamente l'outfit o le scarpe che desideravo. Avevo un amico più grande di me che invece aveva tutte le scarpe migliori, e me le passava quando non gli andavano più.

Il primo paio di scarpe comprato da solo, con il denaro ricevuto in dono a Natale o guadagnato sbrigando faccende domestiche, era un modello della linea Agassi, Nike Air Tech Challenge IV. Quando le mettevo, pensavo: "Queste scarpe sono incredibili e mi porteranno dove non sono mai arrivato". Ero così fiero di indossarle.

La mia passione per le scarpe mi portò a lavorare in un negozio di sneakers nella mia piccola città, nel Regno Unito, dai 14 ai 23 anni. La parte più interessante fu scoprire la cultura dei colleghi più anziani che ascoltavano nuova musica, parlavano di film e si interessavano di cosa succedeva a livello globale nel mondo della moda e del footwear. Mi portarono con loro a Londra a visitare Nike Town e vedere il meglio delle novità in catalogo. La sensazione che provavo nel vedere qualcosa di nuovo, imperdibile e stimolante è sempre rimasta dentro di me. È una delle ragioni per cui oggi mi trovo qui. Non c'è niente di più bello che creare qualcosa in grado di suscitare reazioni emotive e personali.

Fiducia nelle proprie possibilità e sicurezza: sono queste le emozioni che vorrei suscitare in chi indossa queste scarpe.

Questa Max è dedicata a te

Ripenso a quella telefonata su Air Max ricevuta nel 2021, mentre aspettavo nel parcheggio dopo la vaccinazione. Avevo il braccio indolenzito e non avevo idea del lavoro che ci aspettava. Nel team Air Max Dn abbiamo iniziato subito a scherzare su quante e-mail ci saremmo scambiati su questo progetto. Credo che abbia richiesto cinque volte più lavoro di quanto potessimo immaginare.

Ma per sapere che ne è valsa la pena, mi basta immaginare una persona giovane che sceglie Air Max Dn. Ripenso alle emozioni che riuscivano a darmi le mie Agassi: sicurezza, fiducia in me e la sensazione di avere grandi opportunità. Vorrei che chi indossa questa scarpa possa provare quelle stesse emozioni. Provare il senso di novità e di scoperta. Sentire che può esprimersi liberamente.

L’obiettivo finale, in realtà, era proprio questo: contribuire a creare una scarpa in grado di far ritrovare e di ispirare emozioni, e magari rinnovare il fascino per le sneakers Nike. Una scarpa che possa portarti oltre confini inesplorati.

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